Ieri durante la conferenza stampa al PalaMangano del nuovo coach di Scafati Perdichizzi, dichiarazioni importanti sono arrivate sia dal presidente che dal nuovo coach!
Il coach ha esordito in sala stampa così: Ringrazio innanzitutto la dirigenza e lo sponsor per avermi riportato nella mia seconda casa, dove ho trascorso un anno fantastico, ricco di emozioni. Non sarei andato in nessuna squadra che non fosse stata Scafati. Il mio legame forte con Longobardi è stato determinante nel chiudere la trattativa in sole due ore e risposare di nuovo questo progetto. Ho trovato una squadra fisicamente apposto, allenata benissimo, un po’ confusa e persa nella propria autostima, che dovrò far ritrovare quanto prima. Con i tempi che corrono, dobbiamo ritenerci tutti fortunati di fare questo lavoro che ci piace e quindi voglio vedere in campo facce sorridenti, tanto entusiasmo, voglia di andare su qualsiasi palla in ogni parte del campo, con la giusta determinazione, riprendendo quel discorso interrotto lo scorso giugno, al termine di un campionato esaltante, che vogliamo riproporre, cancellando però quanto abbiamo fatto perché stavolta abbiamo una squadra differente, ma comunque composta da ottimi giocatori, che devono sentirsi ancor più integrati in un progetto che si pone come primo obiettivo quello di riportare entusiasmo al PalaMangano».
Il presidente Longobardi ha invece dichiarato: Voglio innanzitutto ringraziare coach Markovski, che non ha trovato, non per colpe sue, la giusta empatia con questo gruppo di atleti e che si è comportato da amico e da gran signore nella transazione eseguita per la rescissione del suo contratto. Il divorzio con Perdichizzi è nato quando io lo scorso giugno avevo perso entusiasmo e voglia di continuare, per poi ripensarci, grazie all’intervento in extremis di Giovanni Acanfora, alla vigilia della cessione del titolo. Abbiamo un ottima squadra, allestita con un budget inferiore del 25% rispetto a quello della passata stagione, ma che costituisce una realtà che vale tantissimo per la nostra città e che andrebbe maggiormente difesa soprattutto dai tifosi, perché abbiamo venduto un numero davvero esiguo di abbonamenti, con gli incassi che non raggiungono neppure la mediocrità. Ciononostante, abbiamo compiuto l’ennesimo sacrificio economico per ingaggiare Perdichizzi, che a giugno è andato via quando ha capito che eravamo in difficoltà, liberandoci dal suo contratto e lasciandoci liberi di fare le nostre scelte, comportandosi da vero amico e da gran signore. Per me, lui non è mai andato via, da lontano ci siamo comunque sempre cercati, sentivamo una sorta di mancanza reciproca. Dopo l’ultima partita, ho avuto le conferme che coltivavo dentro me stesso da molto tempo, ovvero che, pur disponendo di una buona squadra e un ottimo allenatore, tra le parti non c’era feeling. Il ritorno di Perdichizzi è stato rapidissimo, volevamo entrambi la stessa cosa. Noi della dirigenza gli abbiamo chiesto di farci divertire e di riprendere un cammino che riporti entusiasmo e serenità in tutto ambiente. La squadra sarà la medesima fino al 22 gennaio, nessuno si muoverà e sarà lui a gestire il turn over tra i tre stranieri. Non potevamo fare scelta migliore, sono felice di riaverlo qui e sono fiducioso per il futuro».
Anche il direttore di marketing di Givova Antonio Mandile ha detto la sua: «La scorsa stagione ci siamo divertiti molto, la squadra ha conquistato risultati importanti ed in tal senso mi auguro che con il coach possa contestualmente riportare quel medesimo entusiasmo che ha contraddistinto la passata stagione. Ci auguriamo di replicare, al di là dei risultati, il divertimento ed il calore che l’anno scorso ha coinvolto davvero tutti, dalla squadra ai tifosi».