
“Voglio volare dove nessuno ha volato. Non scordo da dove vengo, ma qualcuno l’ha scordato.”, all’interno di questa frase contenuta nel primo brano intitolato “D10S” in collaborazione con Elisa, Luchè racchiude tutto il concept del suo nuovo album, “Dove Volano Le Aquile”. L’artista in questo suo nuovo progetto ha scelto di raccontarsi, sviscerando all’interno della sua personalità ogni minimo aspetto che la compone. Una vera e propria autoanalisi evidenziata in tutti i 16 brani che compongono questo nuovo a attesissimo progetto, includendo anche il singolo “Topless” in collaborazione con CoCo, uscito lo scorso anno. “DVLA” è un album plasmato ad immagine e somiglianza del rapper, il quale riesce ad evidenziare tutte le sfaccettature che compongono i suoi stati d’animo e i suoi tratti, dai più profondi ai più superficiali.
Tra le tracce proposte dall’artista risalta “Le Pietre Non Volano” in collaborazione con Marracash. All’interno di questo brano dai forti tratti empatici, Luchè sceglie di mettersi a nudo e raccontarsi, al fine di condurre l’ascoltatore in un viaggio che collega il passato e il presente dell’artista stesso.
“La metafora delle pietre riguarda le persone comuni e il continuo paragonarsi a quello che crediamo sia meglio di noi.”, racconta il rapper in un’intervista. Attraverso questa metafora, nascosta da veli di semplicità, l’artista riesce a trasmettere sensazioni differenti legate alle sue esperienze e ai suoi stati d’animo. Viene creta inoltre una perfetta connessione con la strofa proposta da Marracash. Molto interessanti anche le collaborazioni scelte accuratamente dall’artista, oltre ai già citati Elisa, Marracash e CoCo presente in 3 tracce, all’interno di questo nuovo album troviamo Madame, Ernia, Etta, Guè, Noyz Narcos e Geolier. Quest’ultimo nel brano intitolato “Over”, riesce ad adattarsi perfettamente al sound, creando un collegamento tra il passato e il presente della musica Rap partenopea. Il beat proposto da Geeno, riprende lo storico brano dei Co’Sang “Int ‘o Rione”, quasi come se l’artista abbia voluto realizzare una dedica ad anni importanti del suo passato, marcando attraverso la presenza di Geolier, l’unione degli artisti partenopei molti dei quali sono figli di quel movimento nato dai Co’Sang.
“DVLA” ha fin da subito diviso in due la critica, tra chi apprezza il nuovo progetto del rapper partenopeo e chi avendo ben altre aspettative è rimasto deluso. L’artista ha realizzato un album che va ascoltato con calma, come tutti i suoi progetti d’altronde, un disco curato nei minimi dettagli, dalla promo alla grafica, dalle produzioni alle collaborazioni, tutto questo passa attraverso Luchè. Il quale specifica che un nuovo disco non deve cancellare il precedente ma collegare tutti quelli realizzati, “è solo una storia che continua a svilupparsi”.
Articolo a cura di Niky Fabiano!