Kamikaze è il nuovo singolo dell’attrice e cantautrice bolognese Beatrice Dellacasa. Una ventata d’aria fresca che la giovane artista ha presentato al pubblico in occasione dell’Oltrefe-stival di Bologna, dove ha aperto il concerto di Ariete.
Dalle origini r’n’b, jazz e hip-hop, al sodalizio con l’amico e produttore Mameli, il suo percorso (ap-pena iniziato), è davvero interessante e ricco di originalità.
Se con Pianeta Rosso e Giro Strano Beatrice ci ha mostrato la sua anima più suadente, classy e in-trospettiva attraverso suoni più tendenti all’urban-soul, con Weekend e Kamikaze a prevalere sono le tinte più esotiche e dance tipiche dell’estate. Insomma Beatrice Dellacasa si sta rivelando un’ar-tista dalle mille sfaccettature e la curiosità di seguirla nei suoi progetti futuri è tanta! Per questo noi di Futura1993 l’abbiamo incontrata per farci due chiacchiere.
Non ci resta dunque che piazzarci a bordo piscina con un bel cocktail alla mano e scatenarci sulle note di Kamikaze, festeggiando la ritrovata libertà! Buona lettura.
Ciao Beatrice! È un gran piacere per me poterti intervistare: ti seguo incantata dalla pubblica-zione di Giro Strano. Come stai, come sta andando questa avventura?
Ciao! Ti ringrazio! Sto molto bene, sono completamente immersa in quest’avventura che mi sta dando tanto, sto conoscendo tante persone e condividendo energia alla massima potenza.
Sei giovanissima e hai già le idee molto chiare sull’espressione artistica a tutto tondo: come vivi la tua identità di attrice e cantautrice, allo stesso tempo?
Questi due percorsi mi stanno accompagnando in un percorso molto più grande, quello della co-noscenza di me stessa e della relazione con il mondo esterno, sono davvero grata per quello che sto facendo e soprattutto mi sto divertendo un sacco.
Ti va di raccontarci un aneddoto che ami particolarmente legato alla recitazione e uno legato alla musica?
Non so quanto possano definirsi aneddoti ma appena ho letto la domanda mi sono venuti in mente due momenti precisi di entrambe. Il primo, legato alla recitazione, è stato quando durante un corso che ho fatto a Roma mi sono im-medesimata nel personaggio che stavo interpretando e mettendo dentro mie esperienze di vita, ho iniziato a piangere. Può sembrare sciocco ma per me è stato come sormontare un ostacolo enorme, da quando avevo 10 anni ho sempre avuto problemi a esternare quello che sentivo. Il secondo, legato alla musica è stata l’uscita del mio primo singolo, Pianeta Rosso. Lì ho capito che finalmente stavo iniziando a concretizzare qualcosa di davvero mio.
Sono sempre incuriosita dalle “origini” degli artisti, e in particolare dal loro primo incontro con l’arte. Quando e in che occasione (se ne esiste una in particolare) ti sei detta: “ecco, io voglio vi-vere di questo”?
Questa è abbastanza facile, ho avuto questo pensiero la prima volta che sono salita sul palco, mi si è proprio accesa una lampadina.
Ti abbiamo conosciuta con le sonorità R&B/neo-soul di Pianeta Rosso e Giro Strano, pubblicate lo scorso anno. Come sono nate? Quali sono stati i tuoi riferimenti artistici principali?
Io arrivo dall’R’n’B, dall’hip-hop e dal jazz: tutti generi conosciuti nella mia città, Bologna, attra-verso i miei amici musicisti. Ho avuto la fortuna di iniziare a suonare in giro da subito con vari pro-getti e pian piano ho iniziato a mescolarli. Le mie tre grandi donne di riferimento sono sempre state Lauryn Hill, Erykah Badu e Amy Winehouse.
Quest’anno è stato la volta di Weekend, un pezzo freschissimo dalle tinte dreamy ed esotiche prodotto da Mameli. Com’è lavorare in team con lui? Come è nato il vostro sodalizio?
Mi sono trovata benissimo con Mario fin da subito, sia dal punto di vista lavorativo che umano. Abbiamo fatto tutto insieme, dalla ricerca dei suoni ai testi e alle svariate poke mangiate in studio.
Com’è stato esibirsi all’Oltrefestival di Bologna, praticamente casa tua, in apertura del concerto di Ariete? Quanto ha influito un posto come Bologna sulla tua espressività artistica?
Giocare in casa mi fa sentire più serena, anche perché con me avrò una squadra di musicisti che stimo tanto! Bologna ha completamente influito in generale sulla mia vita. Io sono originaria di un paese di campagna vicino a Modena (ebbene sì, non sono bolognese d.o.c.) e arrivare a Bologna è stato per me come uscire da una porta ed entrare in un portone pieno di freschezza e novità.
Sempre rimanendo in tema Oltrefestival, è proprio lì che hai presentato in anteprima il tuo nuovo singolo: Kamikaze, sempre prodotto da Mameli, uscito il 25 giugno. Il pezzo davvero è una hit. I suoni sono d’impatto: siete riusciti a fondere dance ed elettronica con il tuo stile vocale così delicato e classy. Ti va di raccontarci un un po’ la traccia? Com’è nata? Di cosa parla?
Ti ringrazio, non vedo l’ora di ballarmela insieme agli amici in spiaggia con un cocktail alla mano! Kamikaze nasce nello studio di Mameli, una mattina ci siamo guardati e abbiamo iniziato a pen-sare a un mood, trovato quello il tema è arrivato da sé, ho avuto ben chiaro in mente a cosa e a chi pensavo mentre la scrivevo fin da subito.
Oltrefestival a parte, ci sono altri appuntamenti estivi in vista?
Quest’estate in realtà sarà tutta per me, per ricaricare le batterie dopo questo anno e per riiniziare con il botto. Ho tante sorprese da farvi ascoltare!
Tra le produzioni Sky, Netflix e la carriera musicale direi che sei bella impegnata. Ma, parafra-sando una vecchia pubblicità (lol), “cosa ama fare Beatrice Dellacasa quando non performa”?
Ahahahahah la parafrasi mi è piaciuta! Amo stare immersa nel verde con il mio cane, fare passeggiate, mangiare e bere insieme agli amici e viaggiare! E ammetto che dopo questo periodo penso di godermi tutte queste cose al massimo.
di Marta Verì
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