– Diamo il benvenuto ai Laxxard, come state ragazzi?
Ciao! Fortunatamente nonostante il periodo complicato stiamo bene. Cerchiamo di sfruttare momenti come questi per poter migliorare sempre di più e poter fare progetti su cui lavorare in vista di tempi migliori.
– Parlateci un pò di voi, chi siete e cosa fate?
Siamo un duo elettronico nato e cresciuto in provincia di Caserta, in Campania, è da tutta la vita che studiamo e facciamo musica, possiamo dire che viviamo in funzione della musica e del nostro progetto. Le nostre giornate sono scandite dal lavoro in studio e dalla ricerca continua di nuovi stimoli e nuove idee da cui poter sviluppare nuove tracce.
– Lavorare in un duo semplifica sempre le cose, lavorare addirittura in famiglia cosa rappresenta?
Non sempre lavorare in duo semplifica le cose, anzi, spesso è difficile mettersi d’accordo ma noi cerchiamo sempre di affrontare con serenità questa problematica, arrivando poi a prendere la scelta migliore per il duo, mettendo spesso da parte l’orgoglio del singolo. Intraprendere questo percorso ed iniziare questo progetto come duo per noi è stato più semplice da fratelli avendo anche in comune la stessa passione per la musica. Pur avendo talvolta idee contrastanti e caratteristiche diverse, è proprio dalla loro fusione che prende forma un progetto caratterizzato da un sound unico.
– La vostra musica ha un’identità ben precisa, cosa volete trasmettere agli ascoltatori?
Possiamo definire la nostra come una vera e propria mission, ovvero cercare di proporre un sound innovativo con sperimentazioni sempre diverse; riteniamo che la musica non possa essere limitata e costretta in schemi prestabiliti. Con il nostro progetto stiamo cercando di portare un’idea diversa di fare musica, il nostro obiettivo è quello di uscire fuori dai canoni che spesso vengono imposti dal mercato.
– Sarete i primi fratelli ad esplodere in un duo nel rap game?
In effetti non conosciamo molte band composte da fratelli che sono arrivati in cima o almeno che sono riusciti a mantenere ciò che avevano costruito; ma il nostro intento non è quello di voler sfondare nel rap game, perchè non facciamo rap, o meglio non solo. La ghettizzazione nei generi musicali è una cosa che cerchiamo di combattere da quando abbiamo iniziato a fare musica.
– E’ appena uscito il vostro nuovo EP, parlatecene un pò…
Si, è appena uscito il nostro primo EP “Scared of the Moon”, crediamo di poter essere abbastanza soddisfatti di aver debuttato con un progetto di questo tipo. Le influenze musicali sono tante così come le tematiche e, seppur facendo un lavoro non semplice, abbiamo provato a racchiuderle tutte in sole sei tracce. Il perno principale attorno a cui ruotano le tematiche di questo primo EP è la paura, da cui il titolo, ed i differenti modi di affrontarla. La paura è un sentimento che nel corso della vita affrontiamo tutti, ed ognuno prova a combatterla con metodi diversi; nelle sei tracce di “Scared of the Moon” proviamo a descrivervi, seppur implicitamente, come cerchiamo di affrontare le nostre paure.
– Qual è il vostro più grande sogno?
Sceglierne solo uno è un compito molto difficile, ma ci proviamo.
Probabilmente il nostro sogno più grande è quello di riuscire a portare in cima il nostro progetto, riuscendo dunque a vincere tutte le difficoltà ed a distruggere tutte le barriere che abbiamo trovato e troviamo giorno per giorno; dunque poter dire di “avercela fatta” con un progetto in lingua inglese, con un sound di questo tipo partendo dal nostro luogo d’origine crediamo sia la sfida più grande che ci troviamo ad affrontare e che ci motiva a fare sempre meglio.
– Salutate chi volete!
Salutiamo e ringraziamo tutto il nostro team di collaboratori che lavora duramente e crede fortemente in ciò che facciamo, ed ovviamente ringraziamo exclusive magazine per averci dato questa bella opportunità.
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