Che Rocco Hunt abbia da sempre fatto discutere é risaputo, uno dei primi rapper “new school” ad essere notato dal pubblico medio, con la sua vittoria a Sanremo 2014, ha riscritto le regole della competizione ed ha aperto un nuovo spazio ai Rapper italiani.
Dopo aver vinto il disco d’oro con l’album “A’ verità”, la sua carriera è decollata e molti ragazzini hanno rivisto in lui una fonte d’ispirazione, un riscatto sociale.
Se inizialmente lo stile di Rocco era molto più melodico e cantautoriale, con la recente esplosione trap, le sue produzioni tutt’oggi possono risultare un po’ vecchie ed il suo stile non inerente al contesto rap attuale, ma Rocco non sbaglia mai una mossa ed è ritornato con un sound moderno, misto al proprio stile che lo ha contraddistinto da sempre.
“Tutt’e parol” é un singolo fresco, con un sound cattivo e aggressivo, ma le liriche dolci e trasparenti lasciano trasparire tutta l’umiltà e la sensibilità dell’artista,nonostante un flow molto veloce ed energetico.
Alla produzione troviamo il giovanissimo Yung Snapp, membro del roster Dogozilla Empire e produttore principale di Vale Lambo e Lele Blade, che lascia evidenziare nel sound il suo stile unico e la sua impronta professionale.
Da non trascurare é sicuramente il videoclip del singolo, primo in Italia ad utilizzare la tecnica verticale adattata appositamente per gli smartphone, ragione per la quale nel videoclip le animazioni sono quelle impiegate quotidianamente da chi utilizza un dispositivo mobile. Nel videoclip notiamo che il testo viene scritto sottoforma di messaggi e le immagini vengono proiettate come se facessero parte delle app, dello smartphone.
Il singolo ha un lavoro dietro da non sottovalutare ed è una delle produzioni più originali di quest’anno, il dialetto contenuto nelle liriche sottolinea la necessità di ascoltare un qualcosa di ricercato e consiglio a chiunque ascolti il brano, di leggerne la traduzione.
Bentornato Rocco, ti stavamo aspettando!
Federico Fortuna Pastore