
Ciao Metho! Benvenuto a questa nostra chiacchierata insieme. Come stai?
Grazie mille! Ultimamente tra alti e bassi direi che sto riuscendo a mediare bene, non me la passo male.
Da poco è uscito il tuo nuovo brano “Heavy”, cosa ti ha portato alla stesura di questo brano?
Ci sono più input che mi hanno portato a scriverlo. Sicuramente la voglia di farsi vedere e di dire che ci sono anche io e che sono pronto a dimostrarlo. In più volevo far capire all’ascoltatore cosa voglio comunicare con la mia musica, far capire esattamente che persona hanno davanti e che valori spinge. Credo di esserci riuscito.
Nel brano citi più volte “Roma Ovest”, quanto conta per te la tua provenienza.
Per me la provenienza è rappresentare il posto da dove vieni; e credo che per un rapper sia fondamentale. Perché anche involontariamente questo aspetto dà modo di capire da dove viene ciò che viene scritto. In particolar modo posso dire che il posto dove sono nato e la città dove ho vissuto mi hanno cresciuto ed educato sia come artista sia come uomo.
“Solo verità come nei documentari” se facessero un documentario su di te cosa troveremo nel trailer promozionale?
Sicuramente un durag, un paio di baggy e la città dove sono nato!
Quale è il primo ricordo che hai legato alla musica?
Non saprei indicarti il primo ricordo con esattezza, poiché sono cresciuto con una madre ballerina di danza classica, però quello che ricordo di più sono i momenti con mio padre in macchina a circa 4/5 anni, mentre ascoltavamo gli Articolo 31. Ho sempre tenuto strette queste immagini.
Sempre nel brano ci canti “mi sveglio sempre deciso”, a cosa stai puntando attraverso la tua decisione?
In primis, sto puntando a rendere una passione di una vita un lavoro che possa mantenermi, a portare e condividere il più possibile i miei ideali e la mia persona, dimostrando a chi ha dubitato che tutto ciò fosse possibile che si sbagliava.
Classe 2004 : pro e contro dell’essere giovani nel mercato musicale
Come pro posso sicuramente dirti che c’è tanto tempo a disposizione e che ciò porta ancora più carica e voglia di fare e di imparare il più possibile. Come contro, il tempo di cui parlavo prima può portare dubbi e incertezze. Tuttavia, col lavoro duro, la passione e l’impegno so che raggiungerò dei risultati.
La componente live quanto è importante nel percorso di un artista?
La componente live secondo me è fondamentale, perché bisogna sapersi imporre, saper influenzare il pubblico e saper fare show per fare il nostro lavoro. Inoltre, per quello che riguarda il rap come business, credo di aver capito che cantare davanti alle persone sia ciò che può portare più affermazione e guadagno.
Domanda extra musicale :quale dovrebbe essere un diritto inalienabile per l’umanità?
Domanda difficile! Non volendomi limitare al discorso del diritto alla volta, ovviamente fondamentale, credo che ognuno di noi dovrebbe avere il diritto alla libertà di essere chi si sente di essere e di fare ciò che vuole, nel rispetto degli altri chiaramente.
Per concludere questa nostra chiacchierata insieme ti invitiamo a salutare e ringraziare chi vuoi
Voglio salutare e ringraziare tutte le persone che ci sono e ci sono state fin dall’inizio. In particolar modo Tenshi, il mio produttore: senza di lui non avrei raggiunto nemmeno metà della mia consapevolezza artistica. Rinaldo e Pit, i ragazzi dello studio, che da un anno a questa parte hanno sempre creduto in me e mi hanno sempre dato una mano per tutto ciò che riguarda la musica e non solo. Poi Sewy, Same e tutti i miei fratellini che mi spingono e mi danno la carica tutti i giorni. Grazie per la chiacchierata, ci sentiamo presto.
Intervista a cura di Jean Denis Marchiori!