
√ Ciao Matteo, benvenuto a questa nostra chiacchierata insieme, iniziamo dal facile ma non troppo, come stai?
Ciao! Sto molto bene, in questi giorni impegnato nelle prove in Arena di Verona per Nabucco e contemporaneamente impegnato a promozionare l’uscita del nuovo disco.
✓ “Matteo Macchioni” è il tuo nuovo titolo. Cosa racconta di te questo nuovo lavoro?
– “Matteo Macchioni” è il secondo LP in studio che registro nel mio percorso artistico. Ci sono tante cose di me in questo disco. Dalle emozioni che si provano prima di entrare in palco, alla famiglia, alle mie radici, ai sentimenti.
✓ Il tuo è un progetto crossover: come convivono, per te, la lirica e il pop? In che modo si arricchiscono a vicenda?
– Il crossover è un genere discografico e concertistico a sé stante, non c’entra nulla con l’opera lirica e, molto spesso, gli artisti che si confrontano con esso “ammiccando” in modo ruffiano al genere lirico, non fanno altro che creare confusione. Io tengo i due percorsi ben distinti. Sono un cantante d’opera professionista e, parallelamente, amo scrivere musica o interpretarla da grandi “penne” della canzone italiana, per poi eseguirle nei miei concerti, che sono eventi completamente distaccati dai miei impegni operistici.
✓ Dal palco di Amici al mondo della lirica internazionale: che evoluzione personale e artistica c’è stata in questi anni?
Partiamo da una premessa: quando partecipai ad Amici, non ero un cantante lirico formato, ero un pianista neo-laureato al conservatorio con la passione per il canto. Dopo Amici, incontrando bravi maestri e grandi interpreti lirici, come Natale De Carolis, come Fabio Armiliato e Daniela Dessì, sono cresciuto anche nel canto lirico e ho potuto affacciarmi su quella carriera, che ha assorbito al 100% le mie energie, tanto che dopo il disco d’esordio prodotto dalla Caselli per Sugar Music nel 2011, ho abbandonato la discografia più pop per più di un decennio, riprendendola poi a carriera lirica ben avviata, solo nel 2022, stavolta collaborando con Piero Cassano.
✓Hai mai sentito il peso di dover “scegliere” tra due mondi musicali oppure ti sei sempre sentito libero di muoverti tra di essi?
– Ho dovuto concentrarmi sulla carriera da solista nel mondo dell’opera lirica. Ora con quasi 15 di esperienza in quel modo, posso permettermi la libertà di dedicarmi nuovamente anche alla discografia.
✓ Che emozione vuoi trasmettere a chi ascolta questo disco per la prima volta?
– Le emozioni prima di tutto sono le mie, poi per empatia arrivano a chi ascolta, ma non c’è nessuna presunzione di voler trasmettere questo o quel sentimento, la gente legge quello che vuole nelle canzoni e lo fa suo…il bello sta proprio qui.
✓ A chi dedichi questo progetto? C’è una persona o un momento particolare che lo ha ispirato?
– Lo dedico a me, a Matteo Macchioni, come lo stesso titolo dell’LP. Un po’ di amor proprio non guasta mai.
✓Se dovessi portare questo album su un palco ideale, che tipo di spettacolo immagineresti?
E’ già tutto immaginato e pronto in realtà. Il 10 agosto alla Rocca di Fano (Marche) e l’11 agosto al Festival del La Versiliana (Toscana) porteremo sul palco anche i pezzi del nuovo disco, con una formazione composta da quartetto d’archi, Mirca Rosciani alla concertazione, Paola Caridi alla batteria, Mario Natale alle tastiere e il soprano Cristina Neri.
✓ Cosa ti emoziona di più oggi: la sala di registrazione o il contatto diretto con il pubblico dal vivo?
Beh, il contatto con il pubblico in un concerto o in un’opera lirica sono imparagonabili con il lavoro in studio. Il palco è la dimensione realizzativa di tutto ciò che si prepara ed è il Re, sempre.
✓ C’è un sogno musicale che non hai ancora realizzato e che ti piacerebbe inseguire nei prossimi anni?
Fortunatamente il sogno lo sto vivendo. Tutto ciò che lo arricchirà sarà ben accetto, ma lasciandolo entrare senza cercarlo con foga
✓Per concludere questa nostra chiacchierata insieme ti invito a salutare e ringraziare chi vuoi!
Saluto i fan i miei estimatori, che in teatro, in una sala da concerto, in una arena…ovunque mi seguono. Sono loro il motore di tutto!
Intervista a cura di Silvia Frezza!