
Utilizzare un sound old school che in Italia appartiene ad inizio anni 2000 è anche una dimostrazione a te stesso e ai tuoi ascoltatori che sei in grado di fare qualsiasi stile dato che comunque lo ripeti anche nel ritornello?
Il mio percorso fino ad adesso è stato molto una spinta sui social, mentre normalmente per emergere in Italia gli artisti vanno più vicino all’industria diciamo e poi al pubblico. Invece il mio è stato molto al contrario, e quindi voglio mostrare alla gente che sono di più, cioè, il lato social l’ho utilizzato ovviamente per visibilità, per arrivare dove mi trovo oggi, ma alla fine prima di di fare l’artista ho fatto producer da anni per artisti grossi in UK, quindi conosco bene il sound, volevo dimostrare di essere più che un semplice artista che va virale.
Non sapevo che facessi anche producer, ma hai quindi curato tu la produzione del brano?
No, questo brano è stato prodotto da Riva, la mia aggiunta sul pezzo è la parte di sax. Quando sono andato da Riva, mi ha fatto sentire tipo 20 trap beats e ho detto, bro, voglio fare la roba in un certo modo, che è poi quello che abbiamo fatto, la mia idea era quella.
Joe Cassano è stato di ispirazione per la tua carriera, dato che comunque lo citi anche? Che tipo di ascolti hai avuto. anche quando eri più piccolo?
Sai qual è la cosa? Joe Cassano non lo avevo presente finché sono entrato diciamo più nel mercato italiano. Sai che ci sono anche le citazioni a Turi nel brano? Ho una laurea in storia e filosofia, e quindi io sono una persona, per farti capire, che ama molto leggere, e quindi circa un anno e mezzo fa mi sono messo a studiare le origini e la storia del rap italiano. Allora è da lì che è partita un po’ la cosa, le prime conoscenze sinceramente di Joe Cassano le ho avute in quel momento, mentre Turi avevo già presente chi fosse perché lo ascoltava mio zio. Quindi la cosa mi ha incuriosito e poi da lì l’ho studiato un po’. Sinceramente il pezzo lo volevo fare come omaggio a lui, e poi anche diciamo a livello di pubblico, dato che ho un pubblico che è molto giovane, quindi anche per far sì che i miei fan conoscano un po’ di hip hop perché in Italia la cultura hip hop a volte è sprecata, c’è tanto trap, trap, trap, trap, ma la musica da dove arriva tutto è quella. Ho un concetto di hip hop, lo capisco, quindi pensavo che nel caso potessi fare un pezzo del genere eventualmente mi sarebbe dovuto uscire bene.
Quali pensi siano le analogie tra il boom bap e la trap attuale in Italia? E quali invece siano le maggiore differenze visto comunque i diversi anni che passano tra un sound e un altro?
Secondo me serve attitudine in entrambi i generi per farne parte. Con questo brano volevo proprio dimostrare di avere quell’attitudine, e dimostrare di saperlo fare anche senza un beat che ti carri il brano, che sia la strumentale stessa superiore a quello che dico. Quando sei 90 bpm o sai starci sopra o il brano rischia di risultare molto noioso, capito? Per quanto riguarda le differenze c’è ovviamente prima di tutto è la velocità quindi di conseguenza la scrittura. Perché un sul boom bap devi diventare parte del ritmo del pezzo, capito? Come artista trap invece devi averne più feeling, quindi ti dirò che sul boom bap puoi trasmettere un messaggio invece sulla trap trasmetti più emozioni e feeling.
Come mai secondo te il movimento di rap italiano inizio 2000, quindi quando il sound era simile a quello del singolo che stai portando, non è riuscito ottenere l’attenzione discografica che invece è riuscita ad ottenere la trap 15-20 anni dopo?
In Italia c’era una bella scena, c’erano stati I Sottotono, gli Articolo 31 che avevano avuto un exploit anche mainstream. Poi 2000 a 2006 c’è stato un buio e sembrava fosse morto tutto. Invece poi dal 2010 con i vari Marracash, Club Dogo il movimento si è ripreso e con la trap 2016 la cosa è diventata in questo momento il genere di riferimento in Italia. Cosa pensi sia stato ciò che la trap ha avuto e che invece il boom bap non ha avuto all’inizio?
Penso che youtube sia stato mega mega mega importante in Italia a portare fuori l’immaginario più estetico. Penso che quella sia stata la differenza maggiore tra i due periodi, perché se studi anche la cultura proprio di rap in Italia nasce tardi rispetto all’America o ad altre parti del mondo. Anche il concetto di usare tiktok per promuovere la musica, adesso qui è diventato comune, cosa però in UK era una cosa che già facevano da 5 anni, quindi io ho sempre stato focus su quello che sapevo nel mio ambiente perché prima di stare stare qui in italia ero in UK. Sicuramente c’è anche il fatto che in America sin dai tempi era anche una cosa estetica l’hiphop, era un modo di comunicazione. In italia era invece soltanto musica, si fermava lì. Il rap non era prodotto, era una cosa che si fermava solo alla musica, non portava la gente a seguire la moda, mentre la trap ha portato quel tipo di attitudine anche a livello di stile di quello estetica, integrando le varie collane, orologi eccetera.
L’ultima domanda che voglio farti è: questo tuo singolo sarà un episodio isolato all’interno della tua carriera o possiamo aspettarci altri brani rilasciati con questo stile? Hai magari anche in pensiero di realizzare tutto un album su questo sound?
Secondo me non un album totale ma sicuramente ci saranno anche altri brani in questo stile quello sicuramente perché voglio che la gente mi riconosca per quello che so fare, voglio veramente essere un artista preso sul serio anche a livello discografico. Sicuramente non sarà l’ultima inedito su questo stile, ho altri due brani pronti che suonano così. Voglio mostrare cosa so fare, per esempio so suonare sia il sax che il pianoforte, voglio dimostrarlo alle persone ed ai miei fan. Se vuoi rimanere nella musica secondo me l’importante è sapersi sviluppare ed evolversi sempre.
Intervista a cura di Samuele Meante!