
Federico, come descriveresti il tuo percorso musicale fino a questo momento? Quali sono stati i momenti più significativi?
Lo descriverei come una scala che si costruisce un gradino alla volta. L’importante è lavorare costantemente per passare al gradino successivo. La pandemia del 2020 è stato il momento più significativo per la mia vita e per la mia carriera fin ora. Sono cambiate tante cose e sono cambiato io. Da quel momento c’è stato un importante switch.
Le influenze di Frank Ocean e James Blake sono evidenti nella tua musica. In che modo questi artisti hanno influenzato il tuo approccio alla composizione?
Pur mantenendo chiari e immutabili i segni principali della mia identità artistica, io procedo molto per “viaggi”. E il viaggio di questo periodo lo descriverei con i due nomi che hai fatto. Non mi piace fare sempre le stesse cose e penso sia un plus per un artista. In Blake e Ocean ci ho sempre sentito qualcosa di contrario, diverso, libero… Quello di cui ho bisogno in questo momento.
Essere un artista napoletano quanto influisce sulla tua musica e sul tuo modo di raccontare le emozioni?
Essere napoletano ha inevitabilmente dei vantaggi. Il napoletano è più colorato e quindi abbiamo più colori da utilizzare per dipingere il nostro quadro.
Su “Scuro”
“Scuro” segna una nuova fase del tuo percorso musicale. Cosa rappresenta per te questo brano?
Rappresenta la chiusura di un cerchio e l’apertura di un altro. musicalmente, all’orecchio degli ascoltatori, arriverà un qualcosa di diverso che probabilmente porterò avanti, o probabilmente no. Ma è il viaggio attuale, come dicevo prima. Chi mi segue deve abituarsi ai cambiamenti. Neanche a scuola mi piaceva stare fermo ad un solo posto per molto tempo. Non era per ineducazione, ma per bisogno.
Com’è nata la collaborazione con Tony Maiello? E in che modo ha arricchito il tuo lavoro su questo singolo?
Questo pezzo è stato scritto, tra gli altri, con Tony Maiello e la collaborazione con lui è stata un’emozione fantastica. Gli ripeto sempre di quando, circa 15 anni fa, aspettai fino a notte fonda il verdetto finale di Sanremo Giovani, anno in cui lui vinse. Ero e sono un suo fan e scrivere un pezzo con lui è una bella bandierina.
Il brano unisce sonorità elettroniche a una profonda vena emotiva. Come hai lavorato per bilanciare questi due aspetti?
In realtà ho lavorato seguendo il flow creativo, non so se sono riuscito a bilanciare, me lo dirà la gente. Ho pensato solo a metterci tutto me stesso.
Il titolo, “Scuro”, ha una forte connotazione emotiva. Cosa rappresenta per te questo “scuro”? È un dolore, una rinascita o qualcosa di diverso?
E’ una speranza di rinascita, “na luce dint’ o scuro”. quella che noi cerchiamo nei periodi difficili. d’altronde lo “scuro” è la costante, noi paghiamo e lavoriamo per avere la luce, il buio invece c’è sempre.
Sull’aspetto digitale e la fanbase
Hai scelto di puntare molto sui social per promuovere il singolo. Come vedi il rapporto tra musica e digitale oggi?
Il social è molto importante, è un palco sempre libero ed è una possibilità per chiunque. quanti sono emersi dai social e quanti sono rinati. certo bisognerebbe avere autocritica e portare sui social la propria reale vocazione. Io cerco sempre di portare qualcosa che possa lasciare il segno. Mi dispiace soltanto che si sia velocizzato tutto. ora tutto si concentra in pochi secondi e non è sempre facile raccontare qualcosa in pochi secondi, ma è una sfida ogni volta e a me piacciono le sfide.
C’è un messaggio particolare che vuoi trasmettere attraverso la tua comunicazione sui social?
Siate romantici e non abbiate paura di mostrare le vostre debolezze.
Quanto è importante per te il dialogo diretto con la tua fanbase? Come ti ispira nelle tue creazioni?
E’ fondamentale, tante volte è stata la mia fanbase a suggerirmi ed ispirarmi. ci tengo sempre a rispondere e parlare a tutti quelli che mi scrivono. nessuno può dire il contrario. è una grande energia.
Prospettive future
Hai in programma altre collaborazioni per il futuro? Se potessi scegliere un artista internazionale con cui lavorare, chi sarebbe?
Altre collaborazioni sì. amo collaborare, si è visto in questi anni e si vedrà ancora. se potessi scegliere un internazionale attualmente ti direi Justin Bieber.
Dopo “Scuro”, possiamo aspettarci un album o altri singoli nel breve periodo?
Altri singoli ed altre collaborazioni, anche inaspettate.
Dove immagini la tua musica tra cinque anni? Quali obiettivi vorresti raggiungere?
Sono abituato a guardare vicino, passo dopo passo, ma se proprio dovessi sforzarmi e guardare da qui a cinque anni mi piacerebbe vedermi con qualche platino e con un leone d’oro.
Curiosità personali
Qual è il momento della giornata in cui scrivi le tue canzoni migliori? Sei più notturno o diurno?
possiamo dire che, le canzoni, di notte le vivo e le penso, di giorno le scrivo e le canto. Ma non c’è un momento particolare.
C’è una città o un luogo che ti ispira particolarmente a livello creativo? Napoli gioca un ruolo centrale?
Napoli è indirettamente sempre protagonista, è dentro. ma l’amore gioca un ruolo centrale per le mie canzoni e quello non ha geografia.
Qual è il tuo rituale pre-concerto o prima di un momento importante, come l’uscita di un nuovo brano?
Nella mia vita ho fatto anche teatro, quindi prima del concerto è d’obbligo gridare “merda, merda, merda!” con la band e tutto il team presente. Per il nuovo brano invece, il giovedì a mezzanotte tutti insieme e si brinda. comunque vada.